La storia della Rete

La storia della Rete

1980-1982

L'Amministrazione Provinciale di Ravenna inserisce il progetto di informatizzazione delle biblioteche nell'ambito del sistema informativo provinciale, la cui rete già raggiungeva quasi tutte le località del territorio. Nel 1980, infatti, le biblioteche più grandi del territorio affidarono al Consorzio provinciale per la pubblica lettura, attivo fin dal 1977, il compito di progettare "un sistema meccanico-elettronico" per la gestione delle biblioteche del territorio. Lo studio, concluso nel 1980, fu inviato all'Istituto centrale per il catalogo unico, che nel frattempo aveva ottenuto dal Ministero per i beni culturali la costituzione di una commissione nazionale per l'automazione delle biblioteche, alla quale fu affidato il compito di elaborare un progetto per l'attuazione di un servizio bibliotecario nazionale. Il progetto originario, non essendo coerente con quello in fase di elaborazione a livello nazionale, non venne ulteriormente sviluppato e il Consorzio decise di adottare il progetto nazionale.

 

1982

Le maggiori biblioteche del territorio provinciale ravennate aderiscono al progetto SBN, la cui presentazione ufficiale risale alla seconda metà del 1982.

 

1983-1984

La Provincia di Ravenna, al pari di altre realtà locali aderenti al progetto SBN, comincia lo sviluppo dei programmi. Celcoop, azienda cooperativa nel cui consiglio di amministrazione sono rappresentati alcuni Enti locali ravennati, sviluppa i moduli principali per la gestione informatica delle attività biblioteconomiche: Gestione della base, Partners, Gestione bibliografica, Acquisizioni, Interrogazioni, Bilancio. Lo sviluppo del software avviene in stretta collaborazione con i bibliotecari e consentirà di delineare quella struttura entità-relazioni tipica dei cataloghi online. Le operazioni di controllo funzionale dei vari prodotti sono svolte dal personale del Consorzio per la Pubblica Lettura, poi divenuto, a seguito della legge regionale della Regione Emilia-Romagna 42/1983, Servizio Biblioteche della Provincia.

 

1984-1985

La Provincia di Ravenna qualifica la propria funzione di coordinamento con l'informatizzazione dei servizi costituendo la base dati delle biblioteche della Provincia di Ravenna e attraverso un'ampia e diffusa formazione rivolta ai bibliotecari. La Provincia di Ravenna può rappresentare la prima realtà territoriale per l'avvio di SBN grazie a una buona rete di impianti e di collegamenti, ma anche grazie alla consapevolezza da parte dei bibliotecari di poter realizzare attraverso SBN un servizio innovativo per l'utenza.
 

1986

Vengono rilasciati anche i moduli di Gestione Periodici, Produzione Schede, Gestione Soggetti. I vari moduli vengono adattati alle esigenze delle biblioteche, risolvendo problemi che non erano stati previsti nelle procedure generali fornite dall'ICCU.


La struttura operativa costituita a Ravenna per la produzione dei programmi e per la gestione del servizio si articolava in tre livelli:

  • politico-amministrativo, costituito dagli Assessori alla Cultura dei comuni partner e coordinato dall'Assessore alla Cultura della provincia
  • tecnico-biblioteconomico, costituito dai direttori delle quattro biblioteche capofila del progetto (Classense e Oriani di Ravenna, Trisi di Lugo e Manfrediana di Faenza)
  • analisi, studio, ricerca e realizzazione, composto dalle operatrici del Servizio Biblioteche, dai bibliotecari responsabili della catalogazione delle quattro biblioteche sopracitate, affiancati per gli aspetti più specifici dai loro colleghi addetti alle altre procedure (prestito, consultazione, acquisti) e dai tecnici Celcoop.

Le biblioteche Classense e Oriani di Ravenna, Manfrediana di Faenza e Trisi di Lugo cominciano a utilizzare le nuove procedure e iniziano a condividere le descrizione dei documenti bibliografici nel catalogo elettronico unico. Nelle biblioteche cominciano a convivere due cataloghi: uno elettronico e uno tradizionale. Nel catalogo elettronico si trova la descrizione della quasi totalità dei nuovi libri acquisiti dalle biblioteche dopo il 1986. 

In aprile è ufficialmente inaugurata la Rete, che nasce come Polo Rav. La realizzazione ravennate, tecnicamente all'avanguardia, è caratterizzata da un'attenzione particolare nell'erogazione dei servizi all'utenza, con l'immediata attivazione della ricerca online a disposizione dei lettori e con l'automazione integrale del prestito, locale e interbibliotecario. In quell'occasione si tenne un convegno internazionale dal titolo "Ravenna nel Servizio Bibliotecario Nazionale".

 

1987

I Comuni della provincia di Ravenna partecipano al progetto di rete civica e collaborano al sistema territoriale delle biblioteche. Ben 11 biblioteche comunali (Alfonsine, Bagnacavallo, Castel Bolognese, Cervia, Conselice, Cotignola, Fusignano, Massa Lombarda, Russi, Sant'Agata sul Santerno, Solarolo) aderiscono alla Rete nel 1987, le rimanenti 4 entrano nel sistema nel 2000.
 

1989-1990

Aderiscono alla Rete i comuni di Cesena, Forlì e Rimini. La biblioteca Gambalunga di Rimini viene collegata nel novembre 1989, la Malatestiana di Cesena nel dicembre 1989 e la Saffi di Forlì nel giugno 1990. I rapporti tra gli Enti locali nella Rete Bibliotecaria sono disciplinati da un'apposita convenzione che affida alla Provincia di Ravenna il coordinamento tecnico scientifico.

 

1993

La Rete bibliotecaria di Romagna è il primo polo a connettersi nel mese di gennaio all'Indice nazionale, il database centrale implementato da tutti i poli presenti sul territorio nazionale. Gli utenti delle biblioteche hanno la possibilità di accedere non solo alle descrizioni bibliografiche del patrimonio posseduto dalle biblioteche che aderiscono alla Rete, ma anche a quelli delle biblioteche degli altri poli sparsi sul territorio nazionale. A maggio, dalla biblioteca di Bagnacavallo viene effettuato il primo prestito telematico. Uno studente ravennate ottiene via web un prestito interbibliotecario dalla biblioteca di Gallarate - Milano.

 

1994

Lo stadio di "biblioteca elettronica" si raggiunge grazie alla realizzazione della rete civica Racine (Ravenna Civic Network).
Diventa possibile integrare i servizi di informazione: sono infatti accessibili le informazioni gestite dagli Uffici relazioni con il pubblico e dagli Informagiovani, nonché il catalogo SBN, ora interrogabile da ogni punto del territorio, compresa la propria abitazione.

 

1996

Il catalogo delle biblioteche romagnole aderenti al Servizio Bibliotecario Nazionale è accessibile a chiunque disponga di un abbonamento ai servizi di un qualunque fornitore di connettività Internet o sia utente registrato della rete civica R@cine (Ravenna Civic Network). L'accesso al catalogo avviene mediante il servizio Telnet ed è necessario utilizzare l'emulatore vt100.

Le biblioteche romagnole sono ancora le uniche a utilizzare a regime le procedure di prestito interbibliotecario e possono vantare il più elevato numero di terminali e computer a disposizione del pubblico.

 

1997

Si svolge a Ravenna il convegno "Memoria passata e futura", in occasione del decennale del Polo SBN di Ravenna.

 

1999

L'architettura di rete, che si basava ancora sul Mainframe Unisys 2200/400, viene sostituita da quella Client-Server.

 

2000

Il Polo SBN di Ravenna diventa ufficialmente Rete Bibliotecaria di Romagna. La nuova denominazione è la conseguenza di un nuovo patto tra le tre Province romagnole di una gestione condivisa della Rete e dell'adesione convinta delle province di Forlì-Cesena e Rimini. La Rete Bibliotecaria di Romagna si attesta quale rete bibliotecaria italiana più estesa.
 

2001

Nasce il servizio ILL SBN, ovvero il servizio di prestito interbibliotecario e fornitura di documenti con biblioteche esterne al polo romagnolo. Diventa possibile
  • richiedere in tempo reale il prestito interbibliotecario dei documenti trovati nell'indice
  • localizzare in Indice un documento che non è stato individuato in Polo
  • ottenere informazioni sui servizi offerti dalle biblioteche.
 

2002

La rete conta 56 biblioteche. Alcune di queste, come le biblioteche comunali di Faenza, Cervia, Cattolica, Cotignola, Lugo, Castel Bolognese, Fusignano, Casola Valsenio vantano importanti sezioni multimediateche, che annoverano nel patrimonio registrazioni sonore musicali su musicassette, dischi in vinile, CD e DVD, film su VHS e DVD, audiolibri, postazioni per accesso a internet.

La Provincia di Ravenna promuove il sistema bibliotecario scolastico, prevedendo un'integrazione delle biblioteche scolastiche nella rete bibliotecaria, con la possibilità di interagire con l'Indice nazionale SBN attraverso una mediazione gestita dal Servizio Biblioteche provinciale.

 

2003

Venerdì 14 febbraio 2003 altre 8 biblioteche si aggiungono alle 78 biblioteche già collegate alla Rete bibliotecaria di Romagna: sono le biblioteche di Bellaria, Cattolica, Coriano, Misano, Morciano, Poggio Berni, Riccione e Santarcangelo.
I lettori iscritti alla Rete bibliotecaria ammontano a 182.421. Le collocazioni presenti nel catalogo elettronico raggiungono il numero di 1.589.000.

La Provincia di Ravenna offre a tutti gli utenti della rete civica Racine la possibilità di interrogare una base dati di spogli di periodici e periodici a testo completo. Si tratta di "Periodical contents index full-text".

Presso le 4 maggiori biblioteche della provincia (Classense e Oriani di Ravenna, Manfrediana di Faenza e Trisi di Lugo) è possibile accedere al servizio di recupero articoli dalla base dati francese INIST (che è il corrispettivo del CNR italiano). È possibile avere in formato digitale il testo di un articolo di uno dei 26.000 periodici di scienze, tecnologia e medicina presenti in base dati.

 

2004

La Rete comprende 98 biblioteche di varia titolarità (comunali, ecclesiastiche, scolastiche, private, statali non scolastiche, di istituti culturali) ubicate nel territorio delle tre province romagnole.

Il catalogo per il pubblico ha nuove funzionalità ed un'area di ricerca estesa ad altri cataloghi italiani non SBN e stranieri che possono essere interrogati simultaneamente. Da "Risorse in rete", presente nella home page del catalogo, è possibile accedere a cataloghi e banche dati italiane e straniere consultabili anche simultaneamente.

Si svolge a Ravenna il primo "Festival Nati per leggere delle biblioteche della provincia di Ravenna", occasione di incontro fra bibliotecari, editori, librai, pediatri e genitori, che numerosi partecipano alle iniziative preposte. In occasione del convegno viene ideato un percorso bibliografico per i piccoli lettori basato sulla bibliografia Nati per leggere, redatta da alcune bibliotecarie del territorio ravennate.

Il 10 ottobre 2004 viene organizzato il primo open day delle biblioteche romagnole, destinato poi a diventare un'iniziativa annuale, alla quale aderiscono successivamente anche gli archivi storici e i musei. Nell'occasione gli istituti culturali, che aderiscono all'iniziativa, rimangono aperti tutto il giorno e organizzano eventi e iniziative.

 

2005

Il catalogo on line delle biblioteche di Romagna raggiunge il numero considerevole di descrizioni di 950.000 titoli, corrispondenti a più di 2 milioni di volumi identici in più biblioteche delle Rete. Il catalogo comprende descrizioni relative a molteplici materiali: libri antichi (cioè anteriori al 1831) e moderni, fotografie, cartoline, video e audioregistrazioni, tesi di laurea, risorse elettroniche, periodici, partiture e spartiti.

 

2006

È disponibile il catalogo OPAC Ragazzi della Rete Bibliotecaria di Romagna Junior, predisposto per favorire e incoraggiare l'accesso all'informazione da parte di bambini e ragazzi. Le immagini disegnate da Panebarco offrono un'utile guida a supporto della ricerca. Sono disponibili le configurazioni personalizzate per le biblioteche di Casa Vignuzzi-Ravenna, Faenza ragazzi, Lugo, Alfonsine, Bagnacavallo, Massalombarda, Cervia, Castelbolognese, Fusignano, Savignano, Cattolica, Cesena, Rimini, Forli, Riccione.

Si svolge a Ravenna il convegno Il Servizio Bibliotecario Nazionale, organizzato in occasione dei 20 anni della Rete.

In Val Marecchia (provincia di Rimini) nasce una forma associata di gestione del servizio bibliotecario che coinvolge i Comuni di Santarcangelo, Verucchio e Poggio Berni. Vengono gestite in forma coordinata le procedure di acquisto, catalogazione, prestito e distribuzione dei documenti.
In dicembre parte il progetto WI-FI in provincia di Rimini: sono coinvolte le biblioteche di Bellaria, Coriano, Misano Adriatico, Rimini, Santarcangelo e Verucchio.

 

2007

Da lunedì 23 aprile 2007, giornata mondiale del libro e del diritto d'autore, è on line il portale della Rete www.bibliotecheromagna.it, voluto dalle Province di  Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini per dare visibilità su web alla Rete bibliotecaria di Romagna. 

La Rete si apre agli archivi: in collaborazione con il Dipartimento di storia e metodi per la conservazione dei beni culturali si svolge a Ravenna il convegno "Pubblica amministrazione e gestione dei documenti", i cui atti sono pubblicati nel 2008.

 

2008

La Rete assume una configurazione internazionale. Il 15 dicembre, grazie a una convenzione tra la Repubblica di San Marino e lo Stato italiano, aderiscono alla Rete le biblioteche della Repubblica di San Marino.

In collaborazione con il Dipartimento di storia e metodi per la conservazione dei beni culturali e il Comune di Ravenna viene organizzato a Ravenna il convegno "La memoria di Ravenna", i cui atti sono pubblicati nel 2009.

 

2009

La Rete comprende 122 biblioteche e vanta un catalogo online di 2.700.000 collocazioni.

In occasione dell'inaugurazione della nuova sede dell'Archivio di Stato si svolge a Ravenna il convegno "I luoghi delle memorie e della conoscenza".

Nel nuovo portale viene creata una sezione dedicata agli archivi storici destinata a contenere le informazioni sugli istituti archivistici e sui patrimoni conservati.

Dicembre 2009